

Un intervento che si concentra, come un cuore pulsante, all’interno dell’edificio, rifuggendo l’applicazione in facciata di una seconda pelle. Una sobrietà esterna che enfatizza l’intervento interno: un organismo in espansione che occupa lo spazio e definisce gli ambienti di lavoro, svago e socializzazione.
Un progetto incentrato sulla massima flessibilità e adattabilità degli arredi, imprimendo allo spazio una componente ludica.
Austerità e gioco contrastano e definiscono esterno ed interno.
Anno di progettazione: 2013
Luogo: Fano
Progetto: Arch. Simone Subissati
Collaboratori: Arch. Alice Cerigioni

