A_Magi GalluzziCASAZ_22 ok - MARZO luglio S LU
A_Magi Galluzzi (21)
schizzi 1

Il corpo lungo e compatto, che permette la visione simultanea da ogni ambiente sui due versanti del crinale, è un confine, la soglia da attraversare, emergendo come tema primario dell’indagine progettuale.
Un concetto che é svolto in maniera diversa nel blocco piano terra (giorno) e nel blocco piano primo (notte).
Dalla tradizione della casa rurale marchigiana il progetto prende in prestito la compattezza e lo sviluppo longitudinale del corpo di fabbrica con gli spazi abitativi in linea. Il piano terra è un blocco tagliato, rivestito in ferro verniciato con un primer antiruggine. Il piano primo (notte), come sospeso, è composto da una parte più chiusa intima e da uno spazio ibrido tra interno ed esterno, realizzato con una membrana microforata pre-tensionata.
Ai due livelli corrispondono differenti caratteristiche relazionali con l’esterno. Nel piano terra la teoria ciclica dei tagli verticali consente la permeabilità visiva e fisica. Il corpo dell’edificio può essere attraversato in più punti, nel patio di ingresso, nel living e nel bagno/spa. Al piano primo, nel blocco più chiuso, non delle semplici finestre ma dei dispositivi visivi -diaframmi, mirini caleidoscopici che puntano sul paesaggio- servono a traguardare i due versanti contrapposti dallo stesso punto;

la relazione con l’esterno cambia avvicinandosi ad essi permettendo l’ingresso del paesaggio circostante amplificato, come assemblaggio di immagini composite. Nel sistema dialettico esterno-interno del progetto, delimitato dai diaframmi e dai muri (dagli spazi più aperti del patio di ingresso e del ballatoio esterno a quelli più intimi delle camere passando per lo spazio filtrato della tenda al piano primo) il vuoto che ne scaturisce è importante come dissoluzione di quanto solitamente tende ad occupare in modo stabile, immobilizzante.

progettazione  2016
realizzazione 2018
luogo  Polverigi An
progetto  arch. Simone Subissati
collaboratori arch. Alice Cerigioni,
ing. Domenico Lamura e ing. Matteo Virgulti
photo Alessandro Magi Galluzzi, Roberto Piccinni,
Rossano Ronci, Paolo Semprucci

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